Teresa Migliaccio photography
lunedì 11 febbraio 2013
domenica 23 dicembre 2012
Tre food blogger e una photo blogger (che sarei io) unite per augurare buone feste!
Un post in ritardo, si in ritardo perché avrei dovuto giorni fa rispondere all'invito della mia amica blogger Maison Milady che molto cordialmente ha pensato di passare anche a me la staffetta natalizia, nella quale sono presenti, oltre lei, altre due blogger, All'Assaggio e La Gustoteca. Ognuna ha scritto qualcosa sul Natale e postato le altre. Bella iniziativa di condivisione! Non potevo che dedicare il post alla cosa che più di tutte ho fotografato quest'anno: la mia città! Sì un post di Natale su Napoli.
Da inguaribile ottimista mi ostino a raccontare soprattutto i piccoli cambiamenti positivi che fanno molto meno rumore dei tanti negativi ma che se accumulati nel tempo hanno un effetto dirompente.
Partire da un sogno, crearlo e sognarlo è il primo passo perché si avveri. Ed è quello che ha fatto Luca insieme alla moglie Luciana. Hanno trovato il coraggio e la forza per affrontare un percorso di radicale e sostanziale cambiamento nel modo di pensare, di vivere e di lavorare. Gestiscono il bed & breakfast al68dipiazzacovour sito nel cuore di Napoli, la loro casa è un via vai di turisti e conoscenti dove i rapporti umani sono basati sullo scambio, sul calore umano e sull'amicizia. Ho soggiornato nella loro struttura e nonostante ci siamo visti una sola volta l'estate scorsa, non ricordavo nemmeno i loro nomi, mi hanno fatto sentire a casa. Luca mi raccontava dei suoi piccoli sforzi quotidiani, come servirsi di una lavanderia professionale, in questo modo riduce il numero dei lavaggi in casa con meno consumo di detersivo e più risparmio energetico! Un piccolo sforzo per l'ambiente.
Su consiglio di Luca mi precipito a conoscere Alan Wurzburger, un musicista napoletano, proprietario del wine bar Buco Pertuso, in pieno centro storico in via Paladino 21. Alan mi da l'impressione subito di uno tosto che ne ha vissute tante. Mi conferma con i suoi racconti le mie impressioni. Egli si è trovato spesso a prendere decisioni difficili, di fare sacrifici e di mettersi in discussione. E' uno che riesce a mediare davanti alla chiusure mentali e a gridare davanti alle ingiustizie. Anche lui come Luca da il suo contributo all'ambiente e vi assicuro che a Napoli è davvero un grande sforzo. Mi racconta dell'assurdo ed eccessivo utilizzo da parte delle aziende di bottiglie -mi carico in macchina una grande quantità di vetro che porto alle campane di smaltimento della differenziata anche se so che non verranno smaltite- mi dice con la sua voce ironica.
Concludo questo post di Natale con delle foto dove ho voluto immortalare la spiritualità presente nella mia città.
Buone feste!!
lunedì 26 novembre 2012
Wedding Planner per due giorni
Raffaella Cannavale, la titolare dell'agenzia, nonchè organizzatrice del corso, ha iniziato la seduta mettendo in evidenza l'importanza della formazione professionale, per essere competitivi e per crescere professionalmente bisogna in primo luogo specializzarsi, tenersi sempre aggiornati e ampliare le proprie conoscenze senza aver mai paura di mettersi in discussione.
Lei si è rivelata una vera fatina e con eleganza, sobrietà, competenza e creatività ha organizzato la full immersion di due giorni.
Raffaella ha cercato di spiegare l'utilità di farsi organizzare le nozze affidandosi ad una figura professionale che evita o risolve, in modo discreto, ma tempestivo,alcuni inconvenienti che potrebbero non permettere l'ottima riuscita dell'evento mettendo a disposizione degli sposi la propria creatività ed esperienza.
Le allieve, numerose e variegate, seguivano le lezioni con curiosità e attenzione. Tutte arrivate per saperne di più su questo lavoro che sta dando soddisfazioni a tutti coloro che si buttano con creatività e voglia di fare.
Un cast di esperti i fornitori scelti e selezionati da Matrimoni Mediterranei.
Per la consulenza sull'abito da sposa era presente l'atelier La Venere di Benerice che da oltre trent'anni veste le donne nel giorno più importante della loro vita. L'atelier ha fornito dei suggerimenti sulla scelta del modello più adatto al fisico e al gusto della sposa tenendo conto dello stile e del tema del matrimonio.
Il floral designer Angelo Cuomo, simpatico ed eclettico personaggio, ha spiegato alle
partecipanti, in modo del tutto originale e divertente, le nozioni di floristica: scelta e trattamento dei vegetali, tecnica e e creazione di composizione.
L'esperta del make up sposa è stata Anna Rosa Di Penta, che ha spiegato i vari tipi di trucchi, che vanno in base alla morfologia del viso e del colorito dell'incarnato.
Inoltre era presente alla serata Marilisa Ferracane consulente Commerciale del portale "Le mie nozze"
L'intero evento è stato ripreso dalle telecamere di "Sposi Channel" per uno speciale che sarà poi trasmesso sul canale 286 del digitale terrestre.
A me è toccato il grande onore di fotografare il corso, davvero una bella esperienza! per un giorno mi sono sentita una vera Wedding...photographer!!
venerdì 19 ottobre 2012
Ischia incontra Napoli
Il libro "Ischia" di Malvarosa edizione
A Napoli al Grand Hotel Parker’s il 15 ottobre scorso, in occasione del lancio del libro di ricette “Ischia” edito dalla casa editrice Malvarosa, si è tenuto l'evento enogastronomico Napoli incontra Ischia.
|
La cucina ischitana ha incontrata quella napoletana e si sono fuse in un unico menù curato dagli chef Vincenzo Bacioterracino del Parker's e da Pasquale Palamaro dell'hotel Regina Isabella di Ischia.
La cena è iniziata con un aperitivo pieno di tanti stuzzichini sfiziosi che hanno letteralmente conquistato il mio palato, sfiziose praline con crema genovese, mozzarella affumicata con pomodorino datterino...che bontà! Il tutto è stato bagnato da un pinot nero "Molinera" Extra Brut Terra da Vino del Piemonte.
Si prosegue con gli antipasti:
Per primo hanno servito un piatto di paccheri, dell'azienda Gerardo Di Nola, trafilati in bronzo con taratufi e datterino giallo.
Infine non poteva mancare il dolce
„
Il pubblico della serata era composto da gourmet ed esperti. Gente davvero molto simpatica.
I vini della serata:
“
Un ringraziamento a tutti gli sponsor che hanno contribuito alla serata.
Maison Milady e Maria Consiglia Izzo |
Gennaro Coppeta, Carlo Vischi, Davide Ricciardiello e Tommaso Esposito |
Francesco Uccello |
Arrivederci alla prossima!
mercoledì 17 ottobre 2012
La tradizione e l'innovazione in cucina
La cucina di ieri e di oggi
La pasta e patate dello chef Nino Di Costanzo, un tripudio di pasta e patate diverse. |
Grazie alla mia passione per la fotografia negli ultimi tempi ho avuto l'occasione di avvicinarmi al mondo della cucina. Ed eccomi di nuovo a scrivere di cibo, io che
non sono mai stata un'esperta. Anzi per dirla tutta non ho mai amato stare tra i fornelli
anche se per esigenze di famiglia, avendo io tre figli, ho dovuto da sempre cimentarmi, tutto sommato, però, con buoni risultati. Cucinare è un bellissimo gesto d'amore che una mamma può fare verso i suoi figli e noi italiane in questo siamo le migliori, è quanto ha pubblicato anche il Wall
Street Journal, le mamme italiane sono risultate le
migliori in assoluto proprio perchè preparano buoni pranzetti oltre ad
essere presenti e affettuose.
Oggi voglio raccontare dell'evento, di cui sono
stata ospite, che si è tenuto venerdì 12 ottobre nella splendida cornice di
Villa D'Angelo. Una vera "sfida" culinaria tra la
cucina tradizionale e quella innovativa. Erano presenti alla serata non solo
esperti enogastronomici e giornalisti del settore ma un nutrito numero di
persone appassionati della buona tavola.
La cucina tradizionale è stata proposta dagli chef
dello storico ristorante Mimì alla Ferrovia, quella innovativa dallo chef due
stelle Michelin Nino Di Costanzo del ristorante "Il Mosaico" del Terme Manzi diCasamicciola.
Il Menù di "ieri e di oggi" comprendeva:
Pane, burro e alice -Pane, burro e alici
‘A parmigiana ‘e mulignane - La parmigiana di melanzane
Pasta e patane - Pasta e patate
‘O rraù cu ‘e purpette - Il ragù con le polpette
‘A pastiera ‘e grano -La pastiera
Antipasto: pane burro e alici. In quello tradizionale vi era una fettina di limone che donava un fresco sapore, il filetto dell’alice, il burro e crostini di pane raffermo. Nell'innovativo due cannoli croccanti ripieni di una crema a base di burro e alici.
La parmigiana di melanzane: Nella tradizionale,come vuole la ricetta, strati di melanzane e parmigiana. Nell'innovativa, servita in un bicchiere, vi era uno strato di crema di melanzane e uno di formaggio, un pezzetto di pomodoro candito,una fogliolina di maggiorana e un grissino.
Pasta e patate: La tradizionale preparata con la pasta mista, patate cremose e provola, decorata con foglie di basilico. L'innovativa proposta con un tortello ripieno di provola, una crema di patate viola , una gialla e pancetta croccante per decorazione
Il ragù: Il piatto tradizionale fatto con carne a pezzi cotta nel sugo 6-7 ore e la classica polpetta. L'innovativo comprendeva un mezzo pacchero ripieno di ricotta con un trito di sedano e carote e un pezzetto di braciola.
La Pastiera: la classica fetta di pastiera servita nel piatto tradizionale. L'innovativa presentata in modo creativo e spiritoso, il classico ruotino per cuocere la pastiera ha un coperchio di cioccolato bianco sotto di esso vi è il mondo della pastiera: scaglie di frolla, frutta candita, ricotta, crema pasticcera e gelato di grano.
La serata è stata davvero amichevole e simpatica, al mio tavolo vi erano commensali a me sconosciuti e molto diversi tra loro ma tutti accomunati dalla stessa passione. Una grande occasione di incontro e di confronto.
La vincitrice della serata non poteva che essere lei "la buona tavola".
Un ringraziamento particolare a Ida e Michele Giugliano che mi hanno dato la possibilità di partecipare a questa bella serata.
martedì 2 ottobre 2012
Vedi Napoli...
Una splendida giornata trascorsa a Napoli con i miei amici Shawn e
Michiko.
(A wonderful
day spent in Naples with my friends Shawn and Michiko.)
(Everything has started with a visit to the NATO base in Gricignano (Naples) this summer, where I discovered that the United State citizen living there do not even get in touch with our culture. Disappointed by this discovery, I decided to introduce my friends to Naples and its ancient history.)
Ho cercato di spiegare
ai miei amici la differenza che c’è tra l’Italia del nord e Napoli. Nella mia
città sembra di stare in un altro paese, nel bene e nel male. A partire
dai suoi abitanti che hanno vivaci atteggiamenti cosa molto
nuova per altri popoli. Ci si diverte ma spesso le situazioni hanno un fondo di amarezza. Si incontrano varie difficoltà vivendo a
Napoli e ci vuole un grande spirito di
adattamento.
(I tried to explain them the differences between north and south of Italy. Indeed in Naples it feels like being in another country, in good or bad ways. Starting from its people, very friendly and vivacious, new feelings for people of other nation. It’s a very happy way to live, but sometimes it gets into sadness. There are many difficulties in Naples and everybody must be adaptale.)
(I tried to explain them the differences between north and south of Italy. Indeed in Naples it feels like being in another country, in good or bad ways. Starting from its people, very friendly and vivacious, new feelings for people of other nation. It’s a very happy way to live, but sometimes it gets into sadness. There are many difficulties in Naples and everybody must be adaptale.)
Lunedì 17 settembre decidiamo di fare il primo giro turistico della città. L’appuntamento è
alla stazione della metropolitana di Aversa, la meta stabilita il quartiere Vomero, la zona collinare di
Napoli.
(On Monday the 17th of September we decided to go for a sightseeing of the city. The appointment was at the metro station of Aversa at 8.30am, the destination was Vanvitelli square in Vomero district. It’s very easy to reach this area from the city centre of Naples, indeed we took the “funicolare” (train used to reach the top of the hills, on which Naples is built) from Toledo street, close to Plebiscito square, towards piazza Fuga (Escape square). )
(On Monday the 17th of September we decided to go for a sightseeing of the city. The appointment was at the metro station of Aversa at 8.30am, the destination was Vanvitelli square in Vomero district. It’s very easy to reach this area from the city centre of Naples, indeed we took the “funicolare” (train used to reach the top of the hills, on which Naples is built) from Toledo street, close to Plebiscito square, towards piazza Fuga (Escape square). )
Nel secolo XVIII il Vomero era luogo per la villeggiatura e vi erano numerose ville. La zona in quell'epoca era agricola e difficilmente accessibile dalla città bassa, ad essa collegata da antiche salite ancora oggi percorribili come località Petraia una suggestiva zona caratterizzata da bellissimi scorci. Nel primo dopoguerra il Vomero era diventato un elegante quartiere residenziale. I collegamenti con la città bassa subirono un miglioramento, con l'entrata in funzione della funicolare Centrale nel 1926.
(In the eighteenth century the Vomero was a place for a holiday and there were many villas. The area at that time was agricultural and difficult to access from the lower city. In the first World War, the Vomero had become an upscale residential neighborhood. The connections with the lower town suffered an improvement, with the entry into operation of the funicular Central in 1926.)
Una volta giunti in zona
proseguiamo a piedi fino a Castel
Sant’Elmo situato a 10 minuti di cammino dalle fermate della metro e della
funicolare. Dal castello si scorge uno scenario davvero incantevole, si
gode di una vista unica della città,
le sue isole, il golfo ed i monti, tanta è la loro bellezza. Un piccolo suggerimento l’ingresso al
castello è gratuito se si arriva prima delle 10.
(Once we arrived, we walked up to Sant’Elmo castle, 10 minutes away from the funicolare station. At the castle we found a breathless view of the landscape, where we saw the entire city from a sky view: its islands (like Capri), the gulf and the mountains of the Amalfi coast. A tip to the reader, if you arrive at the castle before 10am, the entry is free.)
(Once we arrived, we walked up to Sant’Elmo castle, 10 minutes away from the funicolare station. At the castle we found a breathless view of the landscape, where we saw the entire city from a sky view: its islands (like Capri), the gulf and the mountains of the Amalfi coast. A tip to the reader, if you arrive at the castle before 10am, the entry is free.)
Proseguiamo
la visita alla certosa di San Martino che nel
1866 fu acquistata dallo Stato e
destinata a Museo nazionale di storia napoletana. Prima di entrare alla
Certosa consumiamo il mitico caffè napoletano! Scopro che l’aroma e il sapore del caffè
hanno completamente conquistato anche i miei due amici.
(Then we went to visit the San Martino’s certosa (a monastery), next to the castle. But first we stopped for a proper Neapolitan Coffee! My americans friends were entranced by the aroma and the taste of the REAL coffee.)
(Then we went to visit the San Martino’s certosa (a monastery), next to the castle. But first we stopped for a proper Neapolitan Coffee! My americans friends were entranced by the aroma and the taste of the REAL coffee.)
Nel
museo vi è una chiesa con varie sagrestie che sembrano tante gallerie d’arte.
(There was also a museum in a church, with various sacristies decorated like an art gallery of ancient times.)
(There was also a museum in a church, with various sacristies decorated like an art gallery of ancient times.)
Una
sezione navale e carrozze reali.
(A naval
section and royal carriages.)
Il teatro, tanto caro ai napoletani, purtroppo venne demolito nel 1884.
(There was a theatre section as well. There we found pictures, stamps and painting related to the San Carlino theatre. It was a popular theatre during the 19th century, like the famous San Carlo theatre. There it was born the famous “mask” of Pulcinella, substituted then by FeliceSciosciammocca, another theatrical “mask” created by Eduardo Scarpetta. He bought and redecorated the theatre, by then in ruin. But in the end it was demolished in the 1884.)
(There was a theatre section as well. There we found pictures, stamps and painting related to the San Carlino theatre. It was a popular theatre during the 19th century, like the famous San Carlo theatre. There it was born the famous “mask” of Pulcinella, substituted then by FeliceSciosciammocca, another theatrical “mask” created by Eduardo Scarpetta. He bought and redecorated the theatre, by then in ruin. But in the end it was demolished in the 1884.)
Shawm mi ha confidato che dopo questo tour ha apprezzato la città.
Tutte le bellezze del luogo vengono spesso offuscate da fatti
di cronaca che confermano a noi napoletani e a chi viene da fuori il degrado. Molti esprimono pessimismo per questo e si
sentono schiacciati da una sensazione di impotenza. Ma allo stesso tempo
ci sono tantissime persone che continuano a sperare, convinte che adesso è
proprio il momento giusto per credere nel magnifico potenziale che gli esseri
umani possiedono.
sabato 15 settembre 2012
100 anni di Pasta
"Cento Anni di Pasta" Di Martino e il Grand Hotel Parker's
( Un libro, un hotel e lei: la Pasta)
Nella mia regione ci sono posti dove spesso si ha paura,
situazioni dove non ti senti al sicuro. Ma ci sono
anche luoghi incantati e persone molto speciali.
anche luoghi incantati e persone molto speciali.
(In
the area where I live, there are scary places, where you don’t feel yourself safe. But there are other places as
well: magic places with special people.)
La storia
di Gragnano con i suoi pastai è una di queste magie. La pasta che oggi noi
mangiamo, e che spesso diamo per scontata, è frutto di secoli di creatività
culinaria che ha distinto il popolo napoletano nel mondo.
(The town of Gragnano (Neaples), with its Pasta Maker, is one of these. The pasta that we eat today is the result of century of food creativity that makes the Neapolitan famous all over the world.)
(The town of Gragnano (Neaples), with its Pasta Maker, is one of these. The pasta that we eat today is the result of century of food creativity that makes the Neapolitan famous all over the world.)
Mi sono avvicinata al
mondo della pasta e ai suoi ” venditori di maccheroni “, come venivano chiamati
un tempo, grazie all’evento Cento anni di pasta, organizzato da Giuseppe Di Martino, giovane imprenditore dell’omonimo pastificio.
(I get close to the pasta world and its “Maccheroni Seller”, as they were called once, thanks to the “100 years of pasta”, organized by Giuseppe Di Martino, young businessman of a patisserie.)
(I get close to the pasta world and its “Maccheroni Seller”, as they were called once, thanks to the “100 years of pasta”, organized by Giuseppe Di Martino, young businessman of a patisserie.)
Giuseppe è un ragazzone
allegro e dinamico; moderno, con il suo
modo “digitalizzato” di comunicare, ma allo stesso tempo legato alle
tradizioni, alla sua terra e alla sua famiglia. Scherzando gli ho detto che il
suo modo di fare impresa è milanese di testa e napoletano di cuore.
(Giuseppe is an happy and dynamic guy, with a modern mentality, very “digitized” in business communication, but at the same time close to the traditions, his land and his family. Once I told him with a smile that he has the head of a Milanese (hardworker) and the heart of a Neapolitan (passionate).)
(Giuseppe is an happy and dynamic guy, with a modern mentality, very “digitized” in business communication, but at the same time close to the traditions, his land and his family. Once I told him with a smile that he has the head of a Milanese (hardworker) and the heart of a Neapolitan (passionate).)
L’evento sì è tenuto per commemorare un secolo di attività
dell’azienda Di Martino, con l’uscita del
volume “Cento anni di Pasta”, interamente dedicato alla pasta dove vi sono
ricette di rinomati chef e la “storia
dell’oro”.
(The event was organized for the centenary of the Di Martino’s company, with the presentation of the book “Cento anni di Pasta”, entirely dedicated to the Pasta and in which you can find famous chef of the “Golden Age”.)
(The event was organized for the centenary of the Di Martino’s company, with the presentation of the book “Cento anni di Pasta”, entirely dedicated to the Pasta and in which you can find famous chef of the “Golden Age”.)
E proprio grazie al libro che vengo a conoscenza che gli
italiani del nord scoprono la pasta soltanto con lo sbarco dei mille, e come
scherzosamente è scritto tra le pagine, essi scesero risottari e salirono pastari.
(Thanks to this book I discovered that the Italians living in north of Italy discovered the Pasta just after the unification of the Italian peninsula in the end of the 19th century. Playfully it has been written that they come down in the south as restaurant owner and went back in the north as pasta maker.)
(Thanks to this book I discovered that the Italians living in north of Italy discovered the Pasta just after the unification of the Italian peninsula in the end of the 19th century. Playfully it has been written that they come down in the south as restaurant owner and went back in the north as pasta maker.)
Il libro è edito dalla Casa Editrice Malvarosa, altra bella realtà campana con il suo editor donna Rossella Guarracino.
(The book has been edited by Casa Editrice Malvarosa, a beautiful business history with its woman editor Rossella Guarracino.)
Dopo la presentazione del libro si è tenuta una cena al
Grand Hotel Parker’s, uno dei locali storici di Napoli con la sua bella terrazza a vista sul golfo.
(After the presentation of the book there has been a fine dinner at the Grand HotelParker’s, one of the best historic places of Neaples with panorama on the gulf.)
(After the presentation of the book there has been a fine dinner at the Grand HotelParker’s, one of the best historic places of Neaples with panorama on the gulf.)
Il Grand Hotel Parker's è situato in uno dei luoghi più suggestivi di Napoli, il Corso Vittorio Emanuele. Deve il nome a George Parker Bidder, Biologo inglese vissuto a Napoli.
(After the presentation of the book there has been a fine dinner at the Grand Hotel Parker’s, one of the best historic places of Neaples with panorama on the gulf.)
(After the presentation of the book there has been a fine dinner at the Grand Hotel Parker’s, one of the best historic places of Neaples with panorama on the gulf.)
L'hotel è tra i più antichi della città e ha tanto da raccontare. Ma come spesso succede è visto come una realtà lontana e inaccessibile dai noi napoletani....
Padrone di casa il giovane direttore Giampaolo Padula, persona colta e molto umana, che a tratti mi
ha divertita con il suo modo stranito nel cercare di comprendere la cultura di Napoli e dei
Napoletani.
(The owner of this villa is the young director, a very nice person, that amused me with his way of trying to understand the culture of Naples and the Neapolitans. Places so beautiful and important are quite often seen as far away and unaffordable for us Neapolitans.)
(The owner of this villa is the young director, a very nice person, that amused me with his way of trying to understand the culture of Naples and the Neapolitans. Places so beautiful and important are quite often seen as far away and unaffordable for us Neapolitans.)
Tutte le pietanze hanno avuto come fattore comune la pasta.
(The dinner at the Parker’s it has been focused on the pasta, from the starters to the desserts.)
(The dinner at the Parker’s it has been focused on the pasta, from the starters to the desserts.)
Alla cena inoltre ho conosciuto Benedetta Gargano e Francesco Uccello, due blogger molto bravi e simpatici! Sì, perchè anche in campania è presente il
fenomeno dei blogg ! :)
(The same evening I’ve met Benedetta Gargano and Francesco Uccello, two very good bloggers. Indeed new blogs are opening here in Campania (Naples region). )
(The same evening I’ve met Benedetta Gargano and Francesco Uccello, two very good bloggers. Indeed new blogs are opening here in Campania (Naples region). )
Ringrazio Francesco, mio compagno di incursioni in cucina,
dove abbiamo fotografato, man man che uscivano, le varie pietanze.
(I thank Francesco, my friend in the kitchen, were we took pictures at each
dish. Is not easy going behind the curtain of the chefs.)
Non è facile
invadere il regno incontrastato degli chef, per l’occasione ne avevamo ben tre, oltre allo chef del ristorante George’s dell’Hotel Parker’s, Bacioterracino Vincenzo, vi erano Peppe
Aversa, Enrico
Cosentino (dell’Associazione Cuochi della
Penisola Sorrentina).
(That
evening there were three of them plus the chef executive of the Hotel Parker’s
restaurant “George”, Bacioterracino Vincenzo
helped by Peppe Aversa, Enrico Cosentino
(from the Italian chef association of the Amalfi coast).)
Ha dato il suo contributo al libro e all’evento anche la giornalista Laura Gambacorta, l’ambasciatrice del
food su Napoli come simpaticamente l’ha
soprannominata Carlo Vischi.
(The journalist Laura Gambacorta, food ambassador of Naples (nickname given her by Carlo Vischi), contributed to the book.)
(The journalist Laura Gambacorta, food ambassador of Naples (nickname given her by Carlo Vischi), contributed to the book.)
Che dire! Un saluto alla mia Regione e …speriamo di cavarcela!
(What else to say? A salute to my Region and for us..Let’s try to carry on!)
(What else to say? A salute to my Region and for us..Let’s try to carry on!)
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